Zigurrat Montefalco Rosso Doc Tenuta Castelbuono

Ti è mai capitato di cercare un rosso che conquisti tutti a tavola — anche chi “non ama i rossi” — e di pensare: “Sicuramente non esiste”?

Ziggurat è la risposta a quel dubbio: un vino che mette d’accordo gli opposti.

Ha la forza del Sagrantino, la finezza del Sangiovese e la morbidezza del Merlot, fuse in un sorso che profuma di ciliegia, spezie e momenti da ricordare.

Scopriamolo insieme.

Ideale con:

Formaggi Stagionati o Erborinati

Legumi o Funghi

Pizza

Polenta

Preparazioni a base di Carni Rosse

Preparazioni a base di Selvaggina

Salumi

Immagina di percorrere le strade tortuose dell’Umbria, tra filari ordinati e colline verdeggianti. È qui, tra Montefalco e Bevagna, che nasce Ziggurat Montefalco Rosso Doc, nel cuore di quella che viene chiamata “la terra dei vini rossi d’anima”.

I colli umbri regalano a queste uve un equilibrio raro: i suoli limoso-argillosi, ricchi e resistenti alla siccità, offrono struttura e profondità; il clima, ben ventilato e con forti escursioni termiche, permette agli acini di maturare lentamente, conservando profumi e freschezza.
È un territorio che insegna al vino la stessa dote degli umbri: parlare poco ma dire molto.

Come nasce Ziggurat Montefalco Rosso Doc

Tra settembre e ottobre, quando il sole si fa più morbido e i grappoli assumono tonalità scure e lucenti, gli uomini e le donne della Tenuta Castelbuono raccolgono l’uva a mano, una cesta alla volta.

La vendemmia manuale umbra è un gesto di fiducia: ogni grappolo viene osservato, toccato, scelto. Solo quelli perfetti arrivano in cantina, perché la filosofia della famiglia Lunelli è chiara:  “non si fa un grande vino con uve qualunque.”
È un lavoro lento e silenzioso, fatto di sguardi e mani esperte, che trasforma la selezione dell’uva in una forma d’arte. Inoltre la coltivazione è interamente biologica.

Un blend che racconta l’Umbria in tre varietà

Ziggurat non è un vino qualunque: è una voce corale che unisce tre anime diverse.
Il Sangiovese (70%) porta la sua tipica freschezza e quel tocco di eleganza che lo rende inconfondibile; il Sagrantino (15%) aggiunge profondità, tannino e forza; mentre Cabernet e Merlot (15%) completano l’insieme con morbidezza e rotondità.

Il risultato? Un vino rosso strutturato ed elegante, che incarna l’essenza dell’Umbria: concreta, decisa, ma mai ruvida.
È l’equilibrio perfetto tra tradizione e modernità, tra il carattere ruvido della terra e la sensibilità di chi la lavora.

La premacerazione a freddo di Ziggurat Montefalco Rosso Doc

Prima ancora che inizi la fermentazione, le uve di Ziggurat passano 20 ore a 12 °C: è la premacerazione a freddo, una tecnica che serve a “rubare” colore e profumi senza estrarre troppi tannini.
È così che nascono quei sentori di ciliegia, marasca e spezie dolci che rendono il vino irresistibile.

Poi arriva la fermentazione in acciaio a 26–28 °C e una macerazione lunga 15–20 giorni: il tempo necessario per far emergere la vera personalità del vino, profonda ma mai aggressiva.

L’affinamento tra barrique e tonneaux

Dopo la fermentazione, il vino riposa 12 mesi in barrique e tonneaux di rovere, piccole botti che ammorbidiscono i tannini e aggiungono eleganti note di spezie e vaniglia, senza mai coprire il frutto.
Segue un affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi, dove Ziggurat trova la sua armonia definitiva.

Il risultato nel calice è un vino setoso, equilibrato e fresco, con quella struttura che lo rende perfetto anche per qualche anno di invecchiamento.

Degustazione di Ziggurat Montefalco Rosso Doc

Immagina di prendere in mano il calice e inclinalo leggermente verso la luce e osserva quel rosso rubino brillante che cattura lo sguardo.

Non è scuro e impenetrabile come molti vini umbri, ma luminoso e vivo, come se dentro ci fosse ancora un raggio di sole. È il primo indizio del carattere di Ziggurat Montefalco Rosso DOC — intenso, sì, ma mai pesante.

Avvicinando il bicchiere al naso, lascia che i profumi ti vengano incontro: senti la ciliegia matura e la marasca, poi arrivano le note di chiodi di garofano e un tocco balsamico che rinfresca tutto.
È un bouquet che evolve nel tempo, e più giri il calice, più si apre: come una conversazione che diventa sempre più interessante.

Infine immagina di portare il calice alle labbra.
Il primo sorso è avvolgente, quasi vellutato: il Sangiovese porta freschezza, il Sagrantino regala finezza, e il Merlot armonizza tutto con una morbidezza rotonda.
Al palato, i frutti rossi tornano accompagnati da spezie dolci e tocchi di cacao, segno dell’affinamento in legno.

Quando deglutisci, la sensazione è quella di un vino equilibrato e persistente, con un retrogusto balsamico che ti fa venire voglia di un altro sorso.
È qui che capisci la sua vera forza: non cerca di impressionarti, ma di restare con te.

Idee di abbinamenti con Ziggurat Tenute Lunelli

Ziggurat dà il meglio con piatti succosi, sapidi e aromatici, come ad esempio:

  • 🍝Strangozzi al Tartufo Nero di Norcia (piatto tipico umbro)
    Un piatto asciutto e intenso, dove il tartufo nero regala profumi terrosi e persistenti.
    Ziggurat, con le sue note di ciliegia e spezie dolci, entra in scena con eleganza: pulisce il palato, rinfresca e amplifica l’aroma del tartufo senza mai coprirlo.
    È un incontro tra due protagonisti che si rispettano: la terra e il vino.

  • 🍖Pappardelle al Cinghiale 
    Il sugo di cinghiale ha carattere, grassezza e una vena selvatica.
    Servono tannini solidi e una struttura importante per tenergli testa, e il Sagrantino nel blend risponde presente.
    L’affinamento in legno aggiunge morbidezza e smussa ogni spigolo, regalando un abbinamento intenso ma armonioso.

  • 🍗Porchetta umbra con erbe
    È uno di quei piatti che chiedono un vino capace di “ripulire” ma anche di accompagnare i profumi delle spezie.
    Qui entrano in gioco l’acidità vivace e le note balsamiche del vino: sgrassano e profumano, lasciando la bocca fresca e pronta per un altro boccone.

  • 🥣Lenticchie di Castelluccio con salsiccia
    Un comfort food che racconta l’Umbria contadina.
    Le proteine della salsiccia legano con i tannini morbidi del vino, mentre la marasca e i frutti rossi amplificano la dolcezza naturale delle lenticchie.
    È un abbinamento genuino, ricco e perfettamente bilanciato.

  • 🥩Tagliata di manzo con rucola e scaglie di grana
    Un piatto semplice ma elegante, dove la carne succosa incontra la freschezza vegetale della rucola e la sapidità del grana.
    Il Sangiovese dona slancio e freschezza, mentre la speziatura dolce e il finale balsamico del vino legano tutti gli elementi con naturalezza.

  • 🍕Pizza rustica con salsiccia e funghi porcini
    Un abbinamento quotidiano ma tutt’altro che banale.
    L’acidità del vino bilancia la provola dolce, la struttura sostiene la salsiccia e il balsamico risponde all’aroma dei funghi.
    È la prova che anche una torta salata fatta bene può diventare un’esperienza da intenditori.

  • 🐟Tonno scottato al sesamo con riduzione di aceto balsamico 
    Un incontro inaspettato tra mare e collina.
    Il sesamo richiama la speziatura dolce di Ziggurat e l’aceto balsamico si intreccia al retrogusto del vino.
    Ne nasce un abbinamento moderno, elegante e sorprendentemente armonico.

Curiosità e aneddoti da raccontare a tavola

Il nome Ziggurat richiama le antiche torri mesopotamiche, simbolo di solidità ed equilibrio: proprio come questo vino, costruito strato dopo strato, tra forza e armonia.

Nasce nella suggestiva Tenuta Castelbuono, dove sorge la Carapace, la celebre cantina-scultura firmata da Arnaldo Pomodoro.
Una cupola di rame che spunta tra i colli umbri e racchiude l’anima artistica delle Tenute Lunelli, dove il vino e l’arte si incontrano in un’unica esperienza sensoriale.

Se ti ho incuriosito, acquista Ziggurat Montefalco Rosso DOC Tenute Lunelli on line cliccando su “aggiungi al carrello” in fondo alla pagina.
Le bottiglie vengono spedite con imballaggi eco-friendly certificati contro le rotture, consegna rapida e tracciabile, e assistenza personalizzata in ogni fase dell’ordine.

Un vino che racchiude l’anima dell’Umbria, pronto a portare sulla tua tavola tutta la sua eleganza.

Scheda prodotto

Il bicchiere corretto per Ziggurat Montefalco Rosso Doc Tenute Lunelli
è il Ballon rosso giovane.

È proprio quello che cercavi?

Acquista Ziggurat Montefalco Rosso Doc Tenute Lunelli ora!

16,00

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Descrizione

Immagina di percorrere le strade tortuose dell’Umbria, tra filari ordinati e colline verdeggianti. È qui, tra Montefalco e Bevagna, che nasce Ziggurat Montefalco Rosso Doc, nel cuore di quella che viene chiamata “la terra dei vini rossi d’anima”.

I colli umbri regalano a queste uve un equilibrio raro: i suoli limoso-argillosi, ricchi e resistenti alla siccità, offrono struttura e profondità; il clima, ben ventilato e con forti escursioni termiche, permette agli acini di maturare lentamente, conservando profumi e freschezza.
È un territorio che insegna al vino la stessa dote degli umbri: parlare poco ma dire molto.

Come nasce Ziggurat Montefalco Rosso Doc

Tra settembre e ottobre, quando il sole si fa più morbido e i grappoli assumono tonalità scure e lucenti, gli uomini e le donne della Tenuta Castelbuono raccolgono l’uva a mano, una cesta alla volta.

La vendemmia manuale umbra è un gesto di fiducia: ogni grappolo viene osservato, toccato, scelto. Solo quelli perfetti arrivano in cantina, perché la filosofia della famiglia Lunelli è chiara:  “non si fa un grande vino con uve qualunque.”
È un lavoro lento e silenzioso, fatto di sguardi e mani esperte, che trasforma la selezione dell’uva in una forma d’arte. Inoltre la coltivazione è interamente biologica.

Un blend che racconta l’Umbria in tre varietà

Ziggurat non è un vino qualunque: è una voce corale che unisce tre anime diverse.
Il Sangiovese (70%) porta la sua tipica freschezza e quel tocco di eleganza che lo rende inconfondibile; il Sagrantino (15%) aggiunge profondità, tannino e forza; mentre Cabernet e Merlot (15%) completano l’insieme con morbidezza e rotondità.

Il risultato? Un vino rosso strutturato ed elegante, che incarna l’essenza dell’Umbria: concreta, decisa, ma mai ruvida.
È l’equilibrio perfetto tra tradizione e modernità, tra il carattere ruvido della terra e la sensibilità di chi la lavora.

La premacerazione a freddo di Ziggurat Montefalco Rosso Doc

Prima ancora che inizi la fermentazione, le uve di Ziggurat passano 20 ore a 12 °C: è la premacerazione a freddo, una tecnica che serve a “rubare” colore e profumi senza estrarre troppi tannini.
È così che nascono quei sentori di ciliegia, marasca e spezie dolci che rendono il vino irresistibile.

Poi arriva la fermentazione in acciaio a 26–28 °C e una macerazione lunga 15–20 giorni: il tempo necessario per far emergere la vera personalità del vino, profonda ma mai aggressiva.

L’affinamento tra barrique e tonneaux

Dopo la fermentazione, il vino riposa 12 mesi in barrique e tonneaux di rovere, piccole botti che ammorbidiscono i tannini e aggiungono eleganti note di spezie e vaniglia, senza mai coprire il frutto.
Segue un affinamento in bottiglia di almeno 6 mesi, dove Ziggurat trova la sua armonia definitiva.

Il risultato nel calice è un vino setoso, equilibrato e fresco, con quella struttura che lo rende perfetto anche per qualche anno di invecchiamento.

Degustazione di Ziggurat Montefalco Rosso Doc

Immagina di prendere in mano il calice e inclinalo leggermente verso la luce e osserva quel rosso rubino brillante che cattura lo sguardo.

Non è scuro e impenetrabile come molti vini umbri, ma luminoso e vivo, come se dentro ci fosse ancora un raggio di sole. È il primo indizio del carattere di Ziggurat Montefalco Rosso DOC — intenso, sì, ma mai pesante.

Avvicinando il bicchiere al naso, lascia che i profumi ti vengano incontro: senti la ciliegia matura e la marasca, poi arrivano le note di chiodi di garofano e un tocco balsamico che rinfresca tutto.
È un bouquet che evolve nel tempo, e più giri il calice, più si apre: come una conversazione che diventa sempre più interessante.

Infine immagina di portare il calice alle labbra.
Il primo sorso è avvolgente, quasi vellutato: il Sangiovese porta freschezza, il Sagrantino regala finezza, e il Merlot armonizza tutto con una morbidezza rotonda.
Al palato, i frutti rossi tornano accompagnati da spezie dolci e tocchi di cacao, segno dell’affinamento in legno.

Quando deglutisci, la sensazione è quella di un vino equilibrato e persistente, con un retrogusto balsamico che ti fa venire voglia di un altro sorso.
È qui che capisci la sua vera forza: non cerca di impressionarti, ma di restare con te.

Idee di abbinamenti con Ziggurat Tenute Lunelli

Ziggurat dà il meglio con piatti succosi, sapidi e aromatici, come ad esempio:

  • 🍝Strangozzi al Tartufo Nero di Norcia (piatto tipico umbro)
    Un piatto asciutto e intenso, dove il tartufo nero regala profumi terrosi e persistenti.
    Ziggurat, con le sue note di ciliegia e spezie dolci, entra in scena con eleganza: pulisce il palato, rinfresca e amplifica l’aroma del tartufo senza mai coprirlo.
    È un incontro tra due protagonisti che si rispettano: la terra e il vino.

  • 🍖Pappardelle al Cinghiale 
    Il sugo di cinghiale ha carattere, grassezza e una vena selvatica.
    Servono tannini solidi e una struttura importante per tenergli testa, e il Sagrantino nel blend risponde presente.
    L’affinamento in legno aggiunge morbidezza e smussa ogni spigolo, regalando un abbinamento intenso ma armonioso.

  • 🍗Porchetta umbra con erbe
    È uno di quei piatti che chiedono un vino capace di “ripulire” ma anche di accompagnare i profumi delle spezie.
    Qui entrano in gioco l’acidità vivace e le note balsamiche del vino: sgrassano e profumano, lasciando la bocca fresca e pronta per un altro boccone.

  • 🥣Lenticchie di Castelluccio con salsiccia
    Un comfort food che racconta l’Umbria contadina.
    Le proteine della salsiccia legano con i tannini morbidi del vino, mentre la marasca e i frutti rossi amplificano la dolcezza naturale delle lenticchie.
    È un abbinamento genuino, ricco e perfettamente bilanciato.

  • 🥩Tagliata di manzo con rucola e scaglie di grana
    Un piatto semplice ma elegante, dove la carne succosa incontra la freschezza vegetale della rucola e la sapidità del grana.
    Il Sangiovese dona slancio e freschezza, mentre la speziatura dolce e il finale balsamico del vino legano tutti gli elementi con naturalezza.

  • 🍕Pizza rustica con salsiccia e funghi porcini
    Un abbinamento quotidiano ma tutt’altro che banale.
    L’acidità del vino bilancia la provola dolce, la struttura sostiene la salsiccia e il balsamico risponde all’aroma dei funghi.
    È la prova che anche una torta salata fatta bene può diventare un’esperienza da intenditori.

  • 🐟Tonno scottato al sesamo con riduzione di aceto balsamico 
    Un incontro inaspettato tra mare e collina.
    Il sesamo richiama la speziatura dolce di Ziggurat e l’aceto balsamico si intreccia al retrogusto del vino.
    Ne nasce un abbinamento moderno, elegante e sorprendentemente armonico.

Curiosità e aneddoti da raccontare a tavola

Il nome Ziggurat richiama le antiche torri mesopotamiche, simbolo di solidità ed equilibrio: proprio come questo vino, costruito strato dopo strato, tra forza e armonia.

Nasce nella suggestiva Tenuta Castelbuono, dove sorge la Carapace, la celebre cantina-scultura firmata da Arnaldo Pomodoro.
Una cupola di rame che spunta tra i colli umbri e racchiude l’anima artistica delle Tenute Lunelli, dove il vino e l’arte si incontrano in un’unica esperienza sensoriale.

Se ti ho incuriosito, acquista Ziggurat Montefalco Rosso DOC Tenute Lunelli on line cliccando su “aggiungi al carrello” in fondo alla pagina.
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