Ti sei mai chiesto perché alcuni vini sembrano scivolare leggeri sul palato, mentre altri lasciano una sensazione più ricca e persistente? Questa caratteristica si chiama corpo del vino ed è fondamentale non solo per capire la qualità di un vino, ma anche per creare abbinamenti cibo-vino indimenticabili.

Scopriamo insieme cos’è, come si percepisce e come puoi usarlo per scegliere il vino perfetto per ogni occasione.

INDICE

Cos’è il corpo del vino e come si percepisce al palato?

La definizione di corpo del vino

Il corpo del vino rappresenta la sensazione fisica che un vino lascia in bocca, ovvero il suo “peso” percepito sul palato.

Questa caratteristica, fondamentale per ogni degustatore, è spesso paragonata alla consistenza di un alimento: immagina la differenza tra latte scremato, latte intero e panna.

A questo proposito i vini si suddividono in:

esempi di tipologie di vini
  • Vini leggeri: delicati, scorrevoli e freschi, si percepiscono come “sfuggenti” in bocca.
  • Vini di corpo medio: equilibrati e versatili, rappresentano un punto intermedio tra leggerezza e struttura.
  • Vini corposi o strutturati: ricchi, intensi e avvolgenti, lasciano una sensazione persistente e soddisfacente al palato.

Il corpo del vino non è un giudizio di qualità, ma un parametro che varia a seconda dello stile del vino, della sua composizione e del contesto in cui viene degustato.

Fattori che influenzano il corpo del vino

Il corpo del vino è determinato da una combinazione di fattori chimici e sensoriali, che lavorano insieme per creare l’esperienza al palato. Vediamo nel dettaglio i principali contributori:

1.Contenuto alcolico


L’alcool è un elemento chiave: maggiore è il contenuto alcolico, più il vino risulta corposo.

Questo accade perché l’alcol ha una consistenza viscosa che aumenta la percezione del peso in bocca.

Un Vermentino con un contenuto alcolico del 12% si percepirà più leggero rispetto a un Amarone della Valpolicella che può superare il 15%.

2.Tannini


Estratti principalmente dalle bucce, dai semi e dai raspi dell’uva durante la vinificazione, i tannini sono composti polifenolici che conferiscono struttura e una sensazione di “peso” soprattutto nei vini rossi.

I tannini creano una sensazione di astringenza che aggiunge complessità e robustezza al corpo. I vini giovani, ricchi di tannini, possono risultare più “ruvidi”, ma con l’invecchiamento tendono ad ammorbidirsi.

Ad esempio, un Cabernet Sauvignon giovane può sembrare molto tannico e astringente, mentre un Brunello di Montalcino ben invecchiato offre una sensazione più vellutata e armoniosa.

3. Glicerina


La glicerina, o glicerolo, è un sottoprodotto naturale della fermentazione alcolica.

È responsabile della sensazione di morbidezza e rotondità, contribuendo anche alla percezione di dolcezza, pur essendo neutro al gusto. Nei vini corposi, la glicerina è spesso abbondante e dona una sensazione setosa al palato.

Ad esempio questa sensazione si trova nei vini corposi come il Brunello di Montalcino, il Barolo o l’Amarone della Valpolicella.

4. Residui Zuccherini


Nei vini dolci, come il Moscato o il Passito, lo zucchero residuo amplifica la percezione del corpo.

Questo avviene perché lo zucchero aumenta la viscosità del liquido, rendendo il vino più ricco e denso.

Ad esempio un Sauternes francese, con i suoi zuccheri concentrati dalla “muffa nobile“, offre una densità che si sposa perfettamente con formaggi erborinati.

Però, anche nei vini secchi, una leggera presenza di zucchero può arrotondare i sapori e aumentare la percezione di densità.

Come si riconosce il corpo del vino durante una degustazione?

Valutare il corpo del vino è una delle tecniche più affascinanti della degustazione poiché permette di comprendere a fondo la struttura e la personalità del vino. Concentrarsi su tre aspetti principali – viscosità , sensazione al palato e persistenza – ti aiuterà a identificare se un vino è leggero, di corpo medio o corposo.

1. Viscosità: osserva le “lacrime” o “gocce” sul bicchiere

Le “lacrime” o “gocce” (chiamate anche archetti) sono le tracce liquide che si formano e scorrono lungo le pareti del bicchiere quando il vino viene roteato. Sono un elemento visibile che fornisce informazioni utili sul corpo e sulla struttura del vino.

Come si formano le “lacrime“?

Quando roteiamo il bicchiere, una parte del vino risale sulle pareti del vetro. Qui, l’alcol (più volatile rispetto all’acqua) evapora rapidamente, lasciando una soluzione più concentrata di acqua e glicerina. Questa soluzione è più densa e scende lentamente, formando gli archetti.

Cosa indicano le “lacrime“?

Le lacrime possono rivelare alcune caratteristiche del vino:

  • Gradazione alcolica: Più le lacrime sono lente e dense, maggiore sarà la gradazione alcolica del vino. I vini corposi (come l’Amarone o il Barolo) tendono a formare lacrime che scendono lentamente.
  • Glicerina e zuccheri residui: Nei vini dolci o in quelli ricchi di glicerina, le lacrime saranno più spesse e più evidenti, riflettendo la maggiore consistenza del liquido.
  • Estratto secco: La densità delle lacrime è anche correlata al contenuto di sostanze disciolte nel vino, come tannini e polifenoli, che contribuiscono alla sua struttura.

Esempio pratico

  • Un Sauvignon Blanc (vino leggero) mostrerà lacrime rapide e sottili, quasi impercettibili.
  • Un Cabernet Sauvignon (vino corposo) presenterà archetti ben marcati che scendono lentamente.
  • Un Passito o un Sauternes (vini dolci e viscosi) si esibiranno lacrime dense e persistenti.

Come si valutano le lacrime?

lacrime o archetti
  • Versa il vino nel bicchiere.
  • Rotea il bicchiere per far salire il liquido sulle pareti.
  • Osserva la velocità e lo spessore delle gocce che scendono.

Nota bene: le lacrime non sono un indicatore diretto della qualità del vino, ma forniscono informazioni utili sulla sua composizione.

2. Sensazione al palato: come il vino si distribuisce in bocca?

La sensazione al palato è uno dei metodi più immediati per percepire il corpo del vino. Quando lo sorseggi, presta attenzione a come il vino si muove e si “sente” nella tua bocca.

Vino Leggero

  • Sensazione : Scivola rapidamente sul palato, lasciando una sensazione fresca e delicata.
  • Esempio : Un Pinot Grigio si percepisce come leggero, quasi “trasparente”.
  • Caratteristica : È meno viscoso e si avverte meno denso.

Vino di Corpo Medio

  • Sensazione : È più pieno rispetto ai vini leggeri, ma non opprimente. Lascia una sensazione rotonda e bilanciata.
  • Esempio : Un Chianti si distribuisce in modo equilibrato, con una buona struttura senza essere troppo intenso.
  • Caratteristica : Offre una sensazione più morbida rispetto ai vini leggeri, grazie alla presenza di tannini moderati.

Vino Corposo

  • Sensazione : Riempie la bocca con una texture ricca e avvolgente, lasciando una persistenza marcata.
  • Esempio : Un Amarone della Valpolicella si percepisce denso, quasi “cremoso”.
  • Caratteristica : È più viscoso e ha una struttura tannica importante che si fa sentire.

3. Persistenza: Quanto il gusto rimane dopo la deglutizione?

La persistenza è il tempo durante il quale il sapore del vino rimane percepibile dopo la deglutizione. È un aspetto fondamentale per comprendere la complessità e il corpo del vino.

Vino Leggero

  • Persistenza breve : Il gusto svanisce rapidamente dopo aver deglutito, lasciando una sensazione fresca e fugace.
  • Esempio : Un Sauvignon Blanc o un Vermentino.

Vino di Corpo Medio

  • Persistenza media : Il sapore resta percepibile per alcuni secondi, regalando una sensazione di equilibrio e rotondità.
  • Esempio : Un Merlot o un Valpolicella.

Vino Corposo

  • Persistenza lunga : Il gusto rimane intenso e persistente, lasciando una lunga sensazione di pienezza.
  • Esempio : Un Barolo o un Cabernet Sauvignon.

Metodo per valutare la persistenza

  1. Prendi un sorso di vino.
  2. Deglutisci e conta i secondi durante i quali percepisci ancora il suo sapore.
    • Persistenza breve: 1-3 secondi.
    • Persistenza media: 4-6 secondi.
    • Persistenza lunga: 7 secondi o più.

Esercizio pratico per degustare il corpo del vino

  1. Osserva le lacrime : Versa il vino e guarda come si comporta nel bicchiere.
  2. Assapora e analizza : Nota come si distribuisce in bocca e registra la sensazione di leggerezza, morbidezza o intensità.
  3. Confronta la persistenza : Prendi due vini (ad esempio un Sauvignon Blanc e un Barolo) e confronta quanto a lungo il sapore resta in bocca.

Questi tre passaggi ti aiuteranno a identificare il corpo del vino con precisione, rendendo la tua degustazione più consapevole e appagante!

Come il corpo del vino influenza gli abbinamenti tra cibo e vino

L’abbinamento tra vino e cibo è un’arte che si basa sull’armonia tra intensità e struttura del piatto e del vino.

Il corpo del vino è un elemento chiave: un vino troppo leggero abbinato a un piatto saporito rischia di essere “annullato”, mentre un vino corposo potrebbe sovrastare i sapori delicati di un piatto.

Scopriamo come sfruttare il corpo del vino per creare abbinamenti gastronomici equilibrati e memorabili.

L’importanza dell’armonia tra vino e cibo

Un abbinamento ideale si basa su due principi fondamentali:

  1. Equilibrio di intensità: il vino e il cibo devono avere intensità simili. Un piatto delicato richiede un vino leggero, mentre un piatto ricco necessita di un vino corposo per sostenere i suoi sapori.
  2. Combinazione di sapori e consistenza: il corpo del vino, che influenza la sua “pienezza” al palato, deve completare la consistenza e i sapori del piatto, senza sovrastare né essere sovrastato.

Suggerimenti per abbinamenti piacevoli in base al corpo del vino

Vini Leggeri

I vini leggeri, protetti da una bassa gradazione alcolica, acidità vivace e tannini ridotti, si sposano perfettamente con piatti delicati, freschi e leggeri.

vini di corpo leggero in abbinamento a....

Regola Generale :

I vini leggeri sono ideali con cibi che hanno una struttura delicata o sapori semplici.

Ad esempio:

Formaggi freschi (mozzarella, ricotta, caprino).

Insalata fresca.

Pesce grigliato o al vapore.

Carni bianche

Primi piatti semplici (pasta al pomodoro)

Esempi di abbinamenti:

  1. Pinot Grigio + Insalata Caprese
    • Perché funziona : L’acidità vivace del Pinot Grigio bilancia la dolcezza dei pomodori e la cremosità della mozzarella fresca, mentre la leggerezza del vino non sovrasta i sapori semplici e freschi.
  2. Sauvignon Blanc + Filetto di Pesce al Limone
    • Perché funziona : Le note agrumate ed erbacee del Sauvignon Blanc si armonizzano con i sapori delicati del pesce bianco e del limone, esaltandone la freschezza.
  3. Vermentino + Frutti di Mare o cozze
    • Perché funziona : La sapidità e la leggera mineralità del Vermentino completano i sapori marini, mentre la sua acidità bilancia la grassezza naturale dei frutti di mare.

Vini di Corpo Medio

I vini di corpo medio, con tannini equilibrati e struttura moderata, si abbinano bene a piatti più saporiti ma non troppo intensi. La loro versatilità li rende perfetti per una vasta gamma di preparazioni.

Vino di corpo medio in abbinamento a....

Regola Generale :

I vini di corpo medio si sposano con piatti di media intensità.

Ad Esempio:

Piatti a base di legumi o formaggi semi-stagionati.

Pollame (pollo, tacchino).

Pasta con salsa a base di carne o verdure.

Salumi in generale

Esempi di abbinamenti:

  1. Merlot + Pollo Arrosto con Erbe Aromatiche
    • Perché funziona : La morbidezza del Merlot si armonizza con la delicatezza del pollo arrosto, mentre le sue note fruttate si sposano con le erbe aromatiche.
  2. Chianti + Pasta al Ragù
    • Perché funziona : L’acidità del Chianti bilancia l’intensità del ragù, mentre i tannini moderati si legano bene alla consistenza della pasta e alla succosità del sugo.
  3. Valpolicella + Risotto ai Funghi Porcini
    • Perché funziona : La freschezza del Valpolicella bilancia la cremosità del risotto, mentre i suoi tannini leggeri esaltano i sapori terrosi dei funghi.

Vini Corposi

I vini corposi, ricchi di tannini e struttura, con gradazione alcolica elevata, sono ideali per piatti ricchi di sapore, con una consistenza robusta e grassa. La loro intensità li rende perfetti per esaltare piatti complessi.

Vino Corposo o Strutturato in abbinamento a....

Regola Generale :

I vini corposi sono perfetti per piatti ricchi, saporiti e strutturati.

Ad esempio:

Formaggi stagionati o erborinati.

Carni rosse al forno o stufate o brasate.

Selvaggina.

Pasta ripiena.

Preparazioni con Tartufi o Funghi.

Esempi di abbinamenti:

  1. Cabernet Sauvignon + Bistecca alla Fiorentina
    • Perché funziona : I tannini potenti del Cabernet Sauvignon “tagliano” la succulenza della bistecca, mentre la struttura del vino si abbina alla ricchezza della carne.
  2. Barolo + Brasato al Barolo
    • Perché funziona : Le note terrose e complesse del Barolo si armonizzano con la profondità dei sapori del brasato, creando un abbinamento elegante e raffinato.
  3. Amarone della Valpolicella + Formaggi Stagionati
    • Perché funziona : La dolcezza residua e la struttura dell’Amarone bilanciano la sapidità e l’intensità dei formaggi stagionati, come il Parmigiano Reggiano o il Pecorino.

Comprendere il corpo del vino è fondamentale per creare abbinamenti gastronomici equilibrati.

La prossima volta che scegli un vino, considera il suo corpo e abbinalo al piatto con un’attenzione particolare alla sua intensità e struttura.

Ricorda: un abbinamento ben riuscito non solo esalta il sapore del cibo ma valorizza anche il vino, trasformando una semplice cena in un’esperienza indimenticabile!

TABELLE RIASSUNTIVE SUL CORPO DEL VINO

Tabella Riassuntiva dei Vini Leggeri

CaratteristicaDescrizione
Gradazione alcolica10-12%
Sensazione al palatoFreschezza, leggerezza
Esempi di viniPinot Grigio, Sauvignon Blanc
Abbinamenti idealiInsalate, pesce, antipasti leggeri

Tabella Riassuntiva dei Vini di Corpo Medio

CaratteristicaDescrizione
Gradazione alcolica12-14%
Sensazione al palatoEquilibrio, morbidezza
Esempi di viniMerlot, Chianti, Valpolicella
Abbinamenti idealiPollame, pasta, carni rosse

Tabella Riassuntiva dei Vini Corposi

CaratteristicaDescrizione
Gradazione alcolica14-16%
Sensazione al palatoIntensità, struttura
Esempi di viniCabernet Sauvignon, Barolo, Amarone
Abbinamenti idealiSelvaggina, stufati, formaggi stagionati

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