INDICE

Cos’è il Franciacorta?

Il Franciacorta è uno spumante italiano di altissima qualità, prodotto esclusivamente nella zona collinare della Franciacorta, in Lombardia. Questo vino spumante si produce con il Metodo Classico, lo stesso utilizzato per il celebre Champagne francese. Il risultato è un vino elegante, dalle bollicine fini e persistenti, che si presta a molteplici occasioni di consumo, dall’aperitivo ai pasti più raffinati.

La Storia del Franciacorta e delle Bollicine Italiane

La storia del Franciacorta inizia nel 1961, quando Guido Berlucchi, un pioniere del vino, decide di produrre uno spumante italiano con il Metodo Classico. Grazie alla collaborazione con l’enologo Franco Ziliani, nascono le prime bottiglie di Franciacorta. Il successo è immediato, e da allora la produzione non ha fatto che crescere, mantenendo però un altissimo standard di qualità. Nel 1995, il Franciacorta ottiene la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG), il riconoscimento più alto per i vini italiani, confermando il suo ruolo di eccellenza nel panorama vinicolo.

Quali sono le uve utilizzate per la produzione del Franciacorta?

come si produce il franciacorta: uva chardonnay

Chardonnay: Note Fruttate e Freschezza

Lo Chardonnay è la varietà di uva predominante nella produzione del Franciacorta. Questo vitigno è apprezzato per la sua capacità di conferire freschezza e delicate note fruttate al vino, con sentori di mela verde, agrumi e fiori bianchi. L’acidità bilanciata dello Chardonnay contribuisce a creare un vino armonioso e vivace, perfetto per il Metodo Classico.

Uva Pinot Nero per la produzione del Franciacorta Rosè

Pinot Nero: Struttura e Complessità

Il Pinot Nero è un’altra uva fondamentale per il Franciacorta, soprattutto per le versioni Rosé. Questo vitigno dona al vino struttura e complessità, con note di frutti rossi, spezie e una leggera sfumatura tannica che arricchisce il profilo aromatico. La sua versatilità permette di ottenere spumanti sia eleganti che robusti, sempre con una piacevole persistenza.

Pinot Bianco: Eleganza e Finezza

Anche il Pinot Bianco trova spazio nella produzione del Franciacorta, sebbene in quantità minori. Questa uva aggiunge eleganza e finezza al blend, con note delicate di fiori bianchi e mandorla. Il Pinot Bianco contribuisce a rendere il vino morbido e raffinato, completando il profilo aromatico complessivo con un tocco di leggerezza.

Erbamat: Tradizione e Innovazione

Il vitigno autoctono Erbamat, recentemente valorizzato nella produzione del Franciacorta, conferisce acidità e freschezza al vino. Caratterizzato da note erbacee e agrumate, si integra perfettamente con le caratteristiche fruttate dello Chardonnay e la complessità del Pinot Nero. La sua vivace acidità bilancia il blend, aggiungendo struttura e una piacevole tensione al palato, rendendo il Franciacorta ancora più versatile e intrigante.

Dove si produce il Franciacorta?

Vigneti Lombardi: Il Microclima del Lago d’Iseo

La zona di produzione del Franciacorta si trova in Lombardia, nella provincia di Brescia, e si estende su circa 200 chilometri quadrati. Questa regione beneficia di un microclima unico, grazie alla vicinanza del Lago d’Iseo. Il lago mitiga le temperature, creando condizioni ideali per la coltivazione delle uve. Le colline moreniche della Franciacorta, con i loro suoli calcarei e argillosi, offrono un terroir perfetto per i vitigni utilizzati nella produzione di questo spumante.

Territorio e Condizioni Ideali per le Uve

Il territorio della Franciacorta è caratterizzato da un paesaggio collinare con una buona esposizione al sole, che favorisce la maturazione ottimale delle uve. Le diverse altitudini e l’orientamento delle vigne contribuiscono a creare microclimi distinti, che permettono di ottenere uve con caratteristiche uniche. La combinazione di suoli ricchi di minerali e il clima temperato garantiscono la produzione di uve di alta qualità, essenziali per la creazione di un Franciacorta eccellente.

Come si produce il Franciacorta?

Vendemmia: La Raccolta delle Uve

La vendemmia del Franciacorta è un momento cruciale che richiede grande attenzione e cura. Le uve vengono raccolte a mano, solitamente tra fine agosto e inizio settembre, quando hanno raggiunto il giusto grado di maturazione. La raccolta manuale permette di selezionare solo i grappoli migliori, evitando che uve danneggiate o non perfettamente mature finiscano nel mosto. Questa attenzione alla qualità è fondamentale per ottenere un vino eccellente.

Pressatura Soffice: Estrazione del Mosto Fiore

Dopo la vendemmia, le uve vengono portate rapidamente in cantina per la pressatura. Il processo di pressatura soffice è essenziale per estrarre solo il mosto fiore, la parte più pregiata del succo. Questa tecnica delicata evita la rottura dei vinaccioli e delle bucce, riducendo il rischio di estrarre tannini e altre sostanze indesiderate che potrebbero influenzare negativamente il gusto del vino.

Fermentazione in Acciaio Inox del Mosto

Il mosto fiore ottenuto dalla pressatura viene trasferito in vasche di acciaio inox per la fermentazione alcolica. Questo processo avviene a temperatura controllata, generalmente tra i 16 e i 20 gradi Celsius, per preservare gli aromi fruttati e freschi delle uve. La fermentazione dura circa due settimane, durante le quali i lieviti trasformano gli zuccheri del mosto in alcol e anidride carbonica.

Utilizzo delle Barrique per Aggiungere Complessità

In alcuni casi, una parte del mosto può fermentare in barrique di legno. Questo metodo aggiunge complessità al vino, conferendo note tostate, vanigliate e speziate. L’utilizzo delle barrique è una scelta del produttore e dipende dal tipo di Franciacorta che si desidera ottenere.

Come si produce il Franciacorta: l’assemblaggio della Cuvée

Una volta terminata la fermentazione, si procede all’assemblaggio della cuvée.

Questo passaggio consiste nel mescolare vini base ottenuti da diverse varietà di uve e annate, per creare un prodotto armonioso e complesso.

L’assemblaggio è un’arte che richiede grande esperienza e sensibilità, poiché ogni vino base contribuisce con caratteristiche uniche al blend finale. La cuvée rappresenta lo stile distintivo del produttore e determina il carattere del Franciacorta.

Metodo Classico: come si ottengono le bollicine del Franciacorta.

Come si produce il Franciacorta: i lieviti esausti si concentrano nel collo della bottiglia

Seconda Fermentazione in Bottiglia

La seconda fermentazione avviene direttamente in bottiglia, seguendo il Metodo Classico. Alla cuvée assemblata viene aggiunta una miscela di zucchero e lieviti (liqueur de tirage), e le bottiglie vengono chiuse con tappi a corona. Le bottiglie sono poi poste in posizione orizzontale nelle cantine, dove avviene la rifermentazione. Durante questo processo, i lieviti trasformano lo zucchero in alcol e anidride carbonica, generando le bollicine caratteristiche del Franciacorta. Ecco come si produce il Franciacorta!

Periodo di Affinamento sui Lieviti e Caratteristiche del Vino

Dopo la seconda fermentazione, le bottiglie rimangono a contatto con i lieviti per un periodo minimo di 18 mesi, ma spesso molto più lungo per le versioni riserva. Questo affinamento sui lieviti, noto come autolisi, conferisce al vino complessità e profondità aromatica, con note di pane tostato, lievito e frutta secca. La durata dell’affinamento influisce direttamente sulla qualità e sul profilo organolettico del Franciacorta.

Remuage: La Tecnica della Rotazione delle Bottiglie

Il remuage è il processo di rotazione delle bottiglie per far sì che i lieviti si depositino nel collo della bottiglia. Tradizionalmente, questa operazione veniva eseguita a mano utilizzando i cavalletti pupitres, dove le bottiglie venivano ruotate e inclinate gradualmente. Oggi, molte cantine utilizzano i giropallet, macchinari automatizzati che replicano il movimento manuale, garantendo precisione e uniformità.

Sboccatura (Dégorgement): la Rimozione del Deposito di Lieviti

Una volta che i lieviti esausti si sono depositati nel collo della bottiglia, si procede con la sboccatura (dégorgement).

la sboccatura del franciacorta

Il collo della bottiglia viene congelato e il tappo a ghiera temporaneo viene rimosso, espellendo il deposito di lieviti.

Questo processo pulisce il vino, lasciando un prodotto limpido e pronto per il dosaggio finale.

Dosaggio: Determinazione della Dolcezza

Liqueur d’Expédition: La Miscela Finale

Dopo la sboccatura, viene aggiunta una piccola quantità di liqueur d’expédition, una miscela di vino e zucchero, per determinare il livello di dolcezza finale del Franciacorta. A seconda della quantità di zucchero aggiunta, il Franciacorta può essere Brut, Extra Brut, Demi-sec, ecc. Questo dosaggio finale permette di bilanciare l’acidità e arricchire il profilo gustativo del vino.

Tappatura e Affinamento Finale

Le bottiglie vengono quindi chiuse con un tappo di sughero e fissate con una gabbietta metallica. Dopo la tappatura, le bottiglie vengono lasciate affinare ulteriormente per alcuni mesi, consentendo al vino di stabilizzarsi e raggiungere l’equilibrio ottimale. Al termine di questo periodo, il Franciacorta è finalmente pronto per essere gustato, offrendo un’esperienza sensoriale unica e raffinata.

Ecco svelato come si produce il Franciacorta!

Come spero tu abbia capito, il Franciacorta è molto più di un semplice spumante; è il risultato di una tradizione enologica che unisce passione, competenza e innovazione.

Dal momento della vendemmia alla delicata sboccatura, ogni passaggio del processo di produzione è curato nei minimi dettagli per garantire un prodotto di eccellenza.

La scelta delle uve, il clima unico della Franciacorta e l’arte dell’assemblaggio sono solo alcuni dei fattori che contribuiscono alla qualità e alla raffinatezza di questo vino.

Se sei curioso di conoscere le diverse tipologie di Franciacorta, come il Brut, l’Extra Brut, il Satèn, il Rosé, il Millesimato e la Riserva, ti invito a seguire il prossimo articolo del blog. Scopriremo insieme le caratteristiche uniche di ciascuna varietà e gli abbinamenti ideali per esaltare al meglio ogni occasione.

Non vedo l’ora di accompagnarti ancora una volta nel meraviglioso mondo del Franciacorta. Nel frattempo se vuoi dai un’occhiata allo Shop per conoscere l’azienda Le Marchesine!

A presto, e cin cin!

Le bottiglie per te sono tutte uguali?

Allora ho quello che fa per te!
Scarica gratuitamente il mio e-book

I PUNTI CHIAVE PER SERVIRE IL VINO A TAVOLA

Mai più brutte figure, mai più impreparati a tavola, con alcuni semplici consigli saprai stupire i tuoi ospiti, garantito!

Potrebbe anche interessarti...

Questo articolo ti è stato utile?

Mi auguro di si, se così fosse lasciami un commento!

2 risposte

  1. Sei sempre molto brava nelle spiegazioni, si vede la passione…. Grazie
    P. S. Perché in genere lo champagne nonostante la lavorazione è simile al nostro franciacorta ha un sapore diverso e particolare? Terreno diverso?

    1. Grazie Valeriano!
      Si hai ragione, il terreno è diverso, ma anche il clima è diverso nella zona dello champagne e di conseguenza la maturazione delle uve.
      Inoltre i vitigni utilizzati sono differenti: in champagne si coltivano Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Munier.
      Non da ultimo bisogna tener presente il Bland o cuvee che ogni produttore crea e il “dosaggio” che riesce a dare caratteristiche uniche ad ogni tipologia di prodotto tenute segretissime da ogni cantina produttrice.
      Insomma il metodo di produzione è lo stesso, ma ci sono talmente tante variabili che si creano prodotti totalmente diversi. Spero di essere stata chiara. Grazie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy:

Cerca il tuo prodotto